Convegni, Seminari, Congressi. “Alle origini del ritiro psichico e sociale: segni precursori nelle osservazioni del bambino piccolo”

Miriam Monticelli, docente del Centro Studi Martha Harris, ha presentato insieme a

Fiorenzo Ranieri una relazione sui temi della prima infanzia all’interno del

Programma Scientifico Amhppia 2022.

“Alle origini del ritiro psichico e sociale: segni precursori nelle osservazioni del bambino piccolo”

Miriam Monticelli e Fiorenzo Ranieri

Abstract

In questo seminario gli autori hanno indagato il rapporto tra ritiro psichico e ritiro sociale partendo dalla ipotesi che il ritiro psichico del bambino piccolo possa essere un potenziale precursore del ritiro sociale chiamato “hikikomori”, un fenomeno che si osserva con molta frequenza tra adolescenti e giovani adulti. In particolare i relatori, utilizzando il metodo della Infant Observation e della Young Child Observation, hanno raccolto osservazioni sulla precocità del ritiro psichico e indicazioni sul suo potenziale legame con lo sviluppo del ritiro sociale. Ranieri e Monticelli hanno cercato di mostrare come il ritiro psichico compaia nei primi momenti di sviluppo e all’interno delle relazioni primarie, e come il ritiro sociale si nutra delle organizzazioni interne che si strutturano a partire da quei momenti.

Nella prima parte del seminario è stato presentato un excursus teorico partendo dalla “condotta asociale” descritta nel 1913 dallo psichiatra e fenomenologo Karl Jaspers, accennando al dibattito scientifico in corso sul fenomeno di ritiro sociale chiamato “hikikomori”, descrivendo per sommi capi come il ritiro sociale si manifesti in bambini e neonati. La presentazione teorica ha poi privilegiato un approccio psicoanalitico al ritiro sociale, ricordando i contributi di Takeo Doi (concetto di “Amae”), passando poi agli scritti di Gustavo Pietropoli Charmet (“campo edipico” e “campo narcisistico”) e Jeanne Magagna (“il bambino silenzioso”). In ultimo la presentazione si è addentrata sul ritiro psichico, ricordando gli studi classici di Sigmund Freud (“ritiro dell’investimento libidico dalla realtà esterna”) e Melanie Klein (le “difese primitive”), passando ai postkleiniani Herbert A. Rosenfeld e Donald Meltzer (“organizzazioni psicopatologiche della personalità”), John Steiner (“rifugi della mente”) e Franco De Masi ( “ritiro come realtà fantastica parallela”)

Dopo la parte teorica è stato presentato un lavoro di indagine condotto dai relatori e dalle psicoterapeute Corinne Giachero e Angela Salina che in passato avevano partecipato ai corsi di Infant Observation tenuti dal Centro Studi Martha Harris di Firenze.

In una prima fase dell’indagine è stata effettuata una ricerca nell’archivio dei protocolli osservativi del Centro Studi Martha Harris presentati nei seminari di discussione degli allievi. Si sono evidenziate una molteplicità di situazioni di grande interesse dal punto di vista del ritiro precoce. Tra le tante osservazioni sono state individuate due osservazioni molto dettagliate che hanno consentito di cogliere momenti di ritiro psichico di due bimbi e il loro rapporto di ritiro sociale nel gruppo dei pari.

Sono state così coinvolte nella ricerca le due allora studentesse che avevano incontrato anni addietro i piccoli osservati. Con il loro contributo è stato formato un gruppo di discussione che ha approfondito le osservazioni raccolte incontrandosi con regolarità per un certo periodo di tempo. Sulla base delle riflessioni emerse, il gruppo ha ipotizzato che il ritiro psichico con tendenza ad isolarsi dalla realtà potesse essere mantenuto nel tempo e quindi essersi progressivamente collegato con condotte di ritiro sociale. È stato così organizzato un setting per una nuova esperienza di osservazione. Le famiglie dei due bambini già osservati sono state contattate a distanza di anni per nuove osservazioni. Il gruppo di lavoro, discutendo i materiali raccolti, si è reso conto che entrambi i bambini (il primo ormai in età di latenza, il secondo preadolescente) nel corso degli anni avevano sviluppato una modalità di interazione poco spontanea con i pari, con un adattamento compiacente alle richieste dell’ambiente. Contemporaneamente entrambi i bambini facevano ricorso al contesto familiare e alla propria casa per evitare il contatto con gli altri. Il particolare il soggetto preadolescente mostrava un utilizzo eccessivo di ausili tecnologici (computer, Tv, cellulare, videogiochi), che lo impegnavano nella propria camera e finivano per isolarlo dai suoi stessi genitori e parenti.

In sintesi le osservazioni presentate nel seminario offrono la possibilità di riflettere su come il ritiro sociale sia alimentato dalle organizzazioni interne che si sviluppano quando forme di ritiro psichico non evolvono verso la capacità di essere solo del bambino.

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